Test delle intolleranze alimentari
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Cos’è e a cosa serve?
kit_immunologiaIl Food Intolerance Test (test per le intolleranze alimentari, abbreviato F.I.T.) è un test, effettuato mediante la metodica ELISA, che permette di individuare quali siano le proteine alimentari contro le quali l’organismo ha reazioni avverse.
È disponibile nelle versioni da 46, 92 e 184 alimenti.
Anche tra i cibi quotidiani, in apparenza graditi e innocui, si possono nascondere alimenti verso i quali il nostro corpo ha sviluppato le cosiddette intolleranze alimentari: si tratta di reazioni dose dipendenti (proporzionali alla quantità di alimento introdotto), i cui sintomi sono legati all’ accumulo di sostanze non tollerate dall’ organismo e che compaiono con un certo ritardo rispetto all’ assunzione del cibo, per questo non è possibile collegare in modo automatico cause ed effetti.
- Chi lo dovrebbe fare?
Il test è rivolto in generale a chiunque desideri intraprendere uno stile alimentare più corretto, che tenga cioè conto degli alimenti non tollerati, e a chi lamenta uno di questi sintomi, (prima di sottoporsi ad analisi o esami strumentali invasivi):
Sintomi generali: stanchezza, ritenzione idrica, borse oculari, sonnolenza postprandiale, alitosi, aumento della sudorazione;
Sistema nervoso: cefalea, ansia, depressione, irritabilità, scarsa memoria, difficoltà di concentrazione, vertigini;
Apparato respiratorio: difficoltà di respirazione, asma, tosse, rinite allergica, sinusite;
Apparato cardiocircolatorio: alterazioni della pressione arteriosa, palpitazioni, extrasistoli;
Apparato gastro-enterico: gonfiore, senso di nausea, dolori e crampi addominali, disturbi dell’alvo (diarrea, stitichezza), aerofagia;
Apparato urogenitale: cistiti, infiammazioni urogenitali, sindrome premestruale;
Apparato muscolo-scheletrico: crampi, tremori muscolari, debolezza muscolare, dolori articolari, infiammazioni muscolo-tendinee;
Epidermide: prurito locale e generalizzato, acne, eczema, dermatiti.
I TEST delle INTOLLERANZE facciamo chiarezza:
Attualmente sono molti i test utilizzati nella diagnosi delle intolleranze alimentari, ed è necessario distinguere queste reazioni avverse al cibo da quelle che sono le intolleranze enzimatiche, conseguenza di difetti congeniti che impediscono di metabolizzare alcune sostanze presenti nell’organismo, come avviene ad esempio per la lattasi nell’intolleranza al lattosio (diagnosticabile con il Breath test), o per le reazioni legate alla celiachia (intolleranza permanente al glutine), la cui diagnosi viene effettuata in maniera predittiva con la ricerca nel sangue di anticorpi anti gliadina, anti endomisio e anti transglutaminasi.
Quando si parla di intolleranze alimentari, oggi ci si riferisce però a quelle dette anche ‘non IgE mediate’, con molte discussioni sull’affidabilità dei test per diagnosticarle.
La ricerca scientifica e gli studi prodotti nel campo hanno evidenziato una buona attendibilità per la ricerca delle immunoglobuline IgG nei confronti degli alimenti, con risultati clinicamente significativi, tenendo conto anche che le IgG hanno un’elevata emivita e rappresentano circa il 75% del pool delle immunoglobuline del siero totale.
Ed per questo che noi come professionisti della salute affidiamo i campioni al laboratorio Natrixlab di Reggio Emilia, che esegue il dosaggio gli anticorpi IgG con la metodica standardizzata ELISA (offre un alto grado di ripetibilità : > 90%).
Fonte Natrixlab
Link a > http://www.natrixlab.it/wp-content/uploads/2015/10/elenco_alimenti_fit_46.pdf
Link a > http://www.natrixlab.it/wp-content/uploads/2015/10/elenco_alimenti_fit_92.pdf
Link a > http://www.natrixlab.it/wp-content/uploads/2015/10/elenco_alimenti_fit_184.pdf